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Riso di sibari – Luigi Ferraro Chef

“La cucina non è semplicemente il luogo in cui si prepara del cibo, è uno spazio culturale ideale, dove creare e sperimentare, dove viaggiare e far viaggiare l’immaginazione e liberare la creatività” – Chef Luigi Ferraro

Non è solo l’immaginazione a viaggiare. La sua valigia è sempre pronta, piena di eccellenze enogastronomiche calabresi (la terra da dove tutto ha avuto inizio) che lo accompagnano in qualunque parte del mondo la sua passione lo fa approdare. E’ di strada ne ha già fatta… Sharm el Sheik, Stoccarda, Bangkok, Londra, Parigi, George Town, San Pietroburgo, New York, Mosca per arrivare in India, dove da gennaio 2016 è lo chef italiano del “Sorrento Ristorante”, che si trova all’interno del lussuoso Shangri-La Eros Hotel di New Delhi.

Una sfida dopo l’altra per scoprire il mondo senza mai dimenticare però le proprie origini… proprio per questo motivo è stato nominato Ambassador ufficiale della cucina calabrese nel mondo, a cui ha anche dedicato il libro “Calabria in tutti i sensi”. Un vulcano di idee, dallo sguardo profondo e dall’animo romantico, che porta nel cuore, ovunque si trova, i pranzi della domenica che gli preparavano la mamma e della nonna, quando da bambino le osservava con curiosità trafficare ai fornelli, sono loro, infatti, che gli hanno trasmesso fin da piccolo questa passione.

Nei suoi piatti non mancano mai il Bergamotto di Reggio Calabria, la liquirizia DOP di Calabria, il riso di Sibari, la cipolla rossa di Tropea IGP sono per citare alcuni prodotti…. ingredienti protagonisti della sua ricetta Riso di Sibari, datterini, bergamotto di Reggio Calabria e frutti di mare, che ringrazio di aver condiviso.

Lui è Luigi Ferraro (www.luigiferrarochef.com) , Chef sempre “in movimento” che dall’India mi racconta un po’ della sua cucina e il suo sogno nel cassetto….

 

- La cucina, una folgorazione o un amore nato nel tempo?

Un amore innato. Una passione che cresceva giorno dopo giorno sin da quando ero bambino. La cucina era un luogo di scoperta sicura per me. Vedere mia madre cucinare e curiosare per cercare di scoprire quali ingredienti usava, come girava o impastava era troppo entusiasmante per me.

- Dalla Calabria a New Delhi passando da Parigi, Londra, Mosca… culture e cucine diverse, tutte queste esperienze come si concretizzano nei tuoi piatti?

Ogni mio piatto è una fusione delle cucine e delle culture culinare che ho scoperto e studiato nell’arco degli anni, viaggiando sia per lavoro che per piacere. Ogni mio piatto ricorda e riporta di base la mia cultura culinaria natia, italiana o calabrese, mischiata  poi elegantemente a sapori di altre culture culinarie, che può essere una spezia, un ingrediente fresco, una marinatura o altro, qualcosa dunque riporta sempre anche il sapore o il profumo di una terra lontana!

-  La tua cucina in due parole?

Creatività e semplicità

-  Tutto nasce in Calabria e alla tua terra hai dedicato anche un libro, com’ è nata questa avventura?

Ho iniziato a lavorare da piccolo all’età di 15 anni, più di vent’anni fa ormai quindi, e tutto ha avuto inizio in Calabria nell’anno 1995 quando mi iscrissi all’Istituto alberghiero di Castrovillari. Ho amato il mio lavoro dal primo giorno che sono entrato in cucina, ma devo dire che già da prima ero molto preso; adoravo osservare la domenica mia madre e mia nonna ai fornelli, perché in Calabria la domenica è grande festa, si preparano la pasta fatta in casa e tante altre prelibatezze, o per lo meno era così quando ero io bambino.  Amo la mia terra, ma ho deciso di vivere fuori e di confrontarmi con altre realtà e persone in altre nazioni in giro per il mondo perchè la voglia di scoprire e rinnovare me stesso e la mia cucina è troppo forte, forse un giorno rientrerò in Calabria ma per il momento sono in India e dopo l’India ci sarà sicuramente una nuova nazione in cui vorrò scoprire altro ancora. Comunque in ogni posto porto con me sempre la Calabria, nella mia cucina non possono mancare i prodotti calabresi! Si, è vero ho dedicato un libro alla mia terra, “Calabria in tutti i sensi”, un libro che parla non solo di cucina e di prodotti come  vino e olio ma anche di turismo, storia, paesi, un omaggio insomma ad una terra meravigliosa. Ho voluto fare questo libro diverso nel suo genere, non solo dunque di ricette, per far conoscere la Calabria nel mondo partendo dalle sue eccellenze gastronomiche e attraverso queste far conoscere narrando le mie esperienze e viaggi, la terra meravigliosa che pochi conoscono. E’ stato proprio durante i miei viaggi di lavoro che ho capito che la Calabria è poco conosciuta all’estero e da allora ho iniziato a lavorare a questo progetto. Oggi posso dire di essere abbastanza soddisfatto perchè quando porto il mio libro in giro per il mondo e faccio conoscere le eccellenze di Calabria attraverso la mia cucina, che non è una cucina tipica ma una cucina fatta con prodotti tipici, la gente ha anche la possibilità di acquistare qualcosa che mostra la “semplicità” di quelle ricette e racconti allo stesso tempo le bellezze delle loro origini.

-Sei un’Ambassador della cucina calabrese nel mondo… quali sono i prodotti tipici del territorio a cui non potresti rinunciare nei tuoi piatti anche all’estero?

Sono onorato di questa nomina che ho ricevuto ufficialmente dalla Regione Calabria; la mia missione, il mio lavoro in giro per il mondo è quello di far conoscere il più possibile la Calabria e nel mio piccolo cerco di farlo attraverso la mia cucina. Naturalmente nella mia valigia ci sono sempre delle eccellenze di Calabria, purtroppo non dovrei viaggiare con una valigia ma con un conteiner visto il grande patrimonio enogastronomico che ha la Calabria. Nella mia cucina ci sono alcuni prodotti che non devono mai mancare e che porto con me ovunque, come ad esempio il bergamotto di Reggio Calabria, tra l’altro sono stato nominato dal Presidente Vittorio Caminiti  dell’Accademia del bergamotto “Ambasciatore nel mondo del bergamotto”; anche il peperoncino di Calabria, sono stato nominato dal Presidente Enzo Monaco dell’Accademia del peperoncino anche “Ambasciatore nel mondo del peperoncino”; la liquirizia DOP di Calabria, il riso di Sibari, la cipolla rossa di Tropea IGP, le lenticchie di Mormanno, la ‘nduja di Spilinga, il pecorino crotonese DOP, la patata della Sila IGP, questi sono solo alcuni deli ingredienti base della mia cucina. Poichè, ripeto, in ogni mio piatto cerco sempre di mettere un ingrediente calabrese, perché è proprio attraverso un piatto, attraverso un ingrediente che si può far conoscere un territorio, soprattutto all’estero.

- e in futuro?  dove ti vedresti tra 10 anni?

Dopo l’India sicuramente ci sarà un’ altra esperienza, probabilmente rimarrò, anzi rimarremo in Asia. Devo dire grazie a mia moglie Ivana e mia figlia Dafne, visto che loro hanno deciso di seguirmi e di stare vicino a me anche nelle mie scelte lavorative. Sicuramente tra 10 anni mi piacerebbe avere un mio piccolo ristorante, il mio sogno è quello di aprire un ristorante a New York, forse un giorno si avvererà…chissà…

 

In bocca al lupo Chef!

 

 

 

 

INGREDIENTI

Ingredienti per 4 persone

Il riso

320 g di riso Carnaroli di Sibari, 40 g di EVO, 3 g di scalogno, 50 g vino bianco, q.b. brodo vegetale, 2 g di aneto, 2 g di prezzemolo, 4 gamberi rossi, 40 g di calamari spillo, 100 g di vongole, 4 g di buccia, e succo di bergamotto, 1 g di timo, 1 spicchio di aglio, q.b. sale e pepe.

In una pentola rosolare lo scalogno tritato con l’olio e, prima che il soffritto prenda colore versare il riso e tostare per alcuni secondi, sfumare con il vino bianco e far evaporare. Far cuocere lentamente aggiungendo poco per volta il brodo, a fine cottura regolare con sale e pepe, far riposare coperto per qualche minuto e mantecare con EVO, aneto e prezzemolo tritato succo e buccia di bergamotto.

A parte cuocere i frutti di mare con olio, aglio, timo, sale e pepe.

 

I datterini confit

40 g di pomodorini datterini, ½ spicchio d’aglio, un rametto di timo, 2 g di buccia di bergamotto, 5 g di EVO, sale, pepe e zucchero a velo q.b.

Disporre i pomodorini su una placca da forno e cospargerli con tutti gli ingredienti. Cuocere in forno a 80°C per circa 6 ore, poi conservare in EVO.

 

La salsa di asparagi

400 g di asparagi verdi, 20 g di burro, 30 g di EVO, 30 g di sedano, 3 g di aglio, 1 g di buccia di arancia, 2 g di basilico, 50 g di scalogno, 3 g di timo, 500 g di brodo vegetale.

In una pentola rosolare scalogno, timo e sedano nel burro e olio. Prima che il soffritto prenda colore aggiungere gli asparagi, la buccia d’arancia e il basilico. Coprire con il brodo, regolare di sale e cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo altro brodo. A fine cottura frullare e filtrare.

 

 

 

PROCEDIMENTO

Composizione del piatto

Versare sul piatto la salsa di asparagi, sopra adagiarvi il risotto e completare con i frutti di mare, i datterini confit, gli asparagi, le erbe fresche ed un filo di EVO.

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